La trasformazione digitale, come già detto altre volte, apre a numerosi scenari ricchi di opportunità e vantaggi per chi decide di affidarsi ad essa.
A prescindere dalle tecnologie che si utilizzano, quali saranno le soft skill della trasformazione digitale? Quali sono le abilità che la nuova “forza lavoro”, rappresentata dalle nuove generazioni, dovrà sviluppare?
A causa dell’uso massiccio delle tecnologie, i giovani di oggi hanno senza dubbio una marcia in più rispetto alle generazioni passate.
Questa digital workforce ha sviluppato numerose competenze che potrebbero essere sfruttare sul posto di lavoro.
La prima di queste competenze è sicuramente la familiarità con la tecnologia.
A tal proposito si evidenzia una padronanza e una facilità con cui si raggiungono gli obiettivi desiderati utilizzando la tecnologia.
Ovviamente non stiamo parlando di utilizzare alcuni programmi o semplici applicazioni di messaggistica istantanea o di social media, ma di un livello di conoscenza talmente elevato che permette loro di manipolare informazioni, sviluppare idee, e utilizzare la tecnologia per raggiungere obiettivi strategici.
Il divario nelle imprese e l’investimento necessario sui giovani
Parlando delle soft skill della trasformazione digitale, si finisce ovviamente a trattare della differenza tra aziende. Attualmente possiamo dire che siamo di fronte a un nuovo digital divide: se prima si differenziavano aziende non digitalizzate e aziende digitalizzate adesso, all’interno delle aziende digitalizzate, ci sono quelle che prosperano e quelle che si limitano a sopravvivere.
Ci sono manager e CEO che hanno anticipato la tendenza della digitalizzazione non solo investendo in senso stretto sulla digitalizzazione ma anche, e soprattutto, sulle risorse umane.
L’esperienza con la tecnologia, una marcia in più
La differenza nello sviluppo delle soft skill della trasformazione digitale non sta solo nell’utilizzo della tecnologia.
Non è sufficiente che la tecnologia sia presente nella vita dei futuri protagonisti del mondo del lavoro, ma è l’esperienza che essi acquisiscono con la tecnologia.
Il semplice fatto di appartenre a un club generazionale che impatta di più sulla “fluenza digitale”, rende queste persone all’avanguardia rispetto a generazioni più anziane.
Digital transformation: le soft skill “must have”
Concentrandoci quindi sulle soft skill della trasformazione digitale, sappiamo che i nativi digitali, sfruttando le loro reti social, possono avere un livello di preparazione tale per creare rapporti di collaborazione professionale, manipolare dati, rappresentare informazioni crativamente, risolvere problemi e concepire nuovi prodotti e metodologie lavorative.
Questo vuol dire che i giovani hanno una mentalità decisamente più flessibile e predisposta all’utilizzo della tecnologia in azienda in qualsiasi campo.
A loro va riconosciuta la capacità di ritenere la tecnologia in azienda come “normale“, piuttosto che eccezionale, e di evitare che ci sia quella resistenza al cambiamento che è il vero scoglio che impedisce a tutti di raggiungere i propri obiettivi di business.
Noi di Beatreex stiamo lanciando un progetto innovativo mirato allo sviluppo delle hard e soft skill della trasformazione digitale.
Una grande opportunità dedicata ai giovani per renderli la forza lavoro capace e perfetta del futuro imprenditoriale mondiale.
A breve ulteriori news!
Andrea Fulginiti,
Delivery Manager di Beatreex