Un anno anomalo, bizzarro e sicuramente inaspettato. Il 2020 è stato sicuramente un periodo che ha contribuito moltissimo alla digitalizzazione delle imprese, stabilendo in maniera inequivocabile quali sarebbero state le aziende che avrebbero resistito e quali no.
D’altro canto abbiamo anche capito che cosa avrebbe contribuito alla sopravvivenza delle aziende, e la risposta è stata senza dubbio una: la trasformazione digitale.
La pandemia ha sconvolto i mercati di tutto il mondo, non solo quelli italiani, innescando una rivoluzione nei nuovi modelli di business, nei progetti di investimento, nei flussi di lavoro e nelle previsioni di mercato.
Tutto questo è avvenuto, e tuttora avviene, a livello planetario e il cambiamento, anche a pandemia superata, sarà comunque irreversibile.
Che cosa dicono le statistiche
Per capire a che punto siamo in Italia dal punto di vista della digital transformation ci vengono in aiuto le statistiche. E allora scopriamo, con dati alla mano, a che punto è la digitalizzazione delle imprese nello scenario attuale.
Uno studio condotto da Dell Technologies afferma che l’85% delle imprese italiane è pronta a compiere il grande passo verso la trasformazione digitale e ad accelerare gli investimenti in materia di digitalizzazione.
Ovviamente per digitalizzazione si intende anche tutte quelle pratiche di lavoro che attualmente si sono dimostrate necessarie per le aziende, come ad esempio lo smart working.
In questo senso le aziende italiane hanno dimostrato un leggero ritardo, dovendo ricorrere a cambiamenti radicali in tempi rapidissimi.
Non possiamo non parlare anche di un problema di natura culturale, dove prima della pandemia per molte aziende era impensabile controllare l’ambiente di fabbrica o lavorare da remoto grazie al supporto delle tecnologie digitali.
Il digitale entra nel processo aziendale
Si direbbe che la trasformazione digitale stia entrando, quasi prepotentemente, nelle aziende italiane.
E questo è senza ombra di dubbio un vantaggio per la digitalizzazione delle imprese, da sempre ancorate alla mentalità della presenza fisica sul posto di lavoro, persino nelle grandi e tecnologicamente avanzate multinazionali.
Anche l’indagine Excelsior di Unioncamere e Anpal certifica chiaramente che le aziende italiane stanno man mano incrementando i sistemi di digitalizzazione.
Sempre più tecnologie sofisticate
Gli investimenti riguardano tre fronti: l’adozione di nuove tecnologie, la definizione di nuovi modelli di business e una maggiore attenzione a modelli organizzativi.
Tra le tecnologie si stanno facendo strada le soluzioni cloud, big data analytics, mobile e tutto ciò che è coerente con la sicurezza informatica.
Si stanno via via adottando sistemi di rilevazione e analisi continua dei dati in tempo reale, puntando molto su nuovi processi adatti a favorire lintegrazione totale tra software, il che porta a un controllo completo dei flussi di lavoro e a una maggiore produttività aziendale.
Se qualcuno se lo stesse ancora chiedendo è il momento di smettere di indugiare.
La trasformazione digitale è il futuro delle imprese di successo.
Andrea Fulginiti
Delivery Manager di Beatreex