Testimonial Dual Career Giulia Ghiretti

Studio e Sport, continuo a crescere

Intervista a Giulia Ghiretti: "Cambiamenti"

La sua carriera sportiva la porta in giro per il mondo, ma gli spostamenti continui non la spaventano. Anzi, la rendono ancora più forte e volenterosa di crescere sotto ogni punto di vista. Inoltre, ha spesso dei compagni di viaggio speciali: le videolezioni.

Giulia Ghiretti

Ing. Bio Medico al Politecnico di Milano e Nuotatrice Paralimpica Fiamme Oro Giulia Ghiretti è parte della squadra nazionale di nuoto che andrà a Tokyo per le Paralimpiadi 2020/2021.

Giulia, cosa ne pensi del programma di Dual Career?

Credo che quanto fatto dalle Università sia da prendere come esempio soprattutto durante la Pandemia. Sono molto contenta di essere parte del programma con corsi ed esami on line, perché l’Università dà a noi atleti la possibilità di organizzare al meglio lo studio e conciliare gli esami allo sport. Grazie anche a qualche compagno che mi aiuta condividendo. Beatreex dall’altra parte mi stà aiutando ad inserirmi nel mondo del lavoro in questo periodo di profondi cambiamenti della “Digital Transformation”.

Secondo la tua esperienza personale, essere una sportiva ti dà una marcia in più anche nello studio?

Sì, mi aiuta soprattutto a livello mentale: mi permette di essere pragmatica e disciplinata, oltre che di avere un metodo e una certa velocità nell’apprendimento, ultimamente mi sposto spesso in auto per allenarmi tra Parma e Modena e trovo molto interessante ascoltare le lezioni mentre sono in viaggio.

Viceversa, credi che il percorso accademico ti porti a migliorare le performance sportive?

Sicuramente mi stimola a tenere alta la concentrazione. Quando studio, vivo gli stessi processi mentali che affronto in allenamento e in gara. È anche un modo per non focalizzarsi solo sullo sport, a volte i libri diventano una valvola di sfogo.
Le due attività sono un abbinamento vincente.

Quali sono le maggiori difficoltà che devi affrontare per conciliare le due carriere?

L’aspetto organizzativo è quello più complicato. Diventa difficile avere continuità quando si hanno tante gare in programma e si è costretti ad avere un calendario fitto di allenamenti (circa 4 h al giorno), oppure come recentemente successo, partire all’improvviso per i Campionati Europei (1 medaglia di bronzo e 1 medaglia d’argento). Per questo è decisivo il supporto della mia famiglia, i miei fratelli mi aiutano molto e sono sempre a disposizione, soprattutto sotto gara.

I Tuoi fratelli studiano e fanno sport, quindi comprendono i tuoi sforzi?

Si, i miei fratelli hanno sempre fatto sport e studio insieme. Mio fratello fa ancora pallamano e porta avanti il suo percorso universitario, quindi sa bene cosa significhi e che sacrifici siano necessari.
Mia sorella ha sempre fatto tanti sport e solo di recente, dopo essersi laureata, si è sistemata dall’altra parte del “tavolo”, dal lato manageriale sportivo. È quella che mi aiuta di più a star dietro anche alle mie cose.

Credi che i vantaggi del percorso di Dual Career riguardino anche le tue prospettive professionali?

Studiare al Politecnico mi garantisce un bagaglio di competenze che mi consente di guardare al futuro con positività. Quando la carriera sportiva sarà finita, mi piacerebbe lavorare nel campo Bio Medicale. Per il momento, però, penso solo allo studio e vorrei approfondire le mie conoscenze insieme a Beatreex che mi ha già invitato al tavolo di lavoro di SAI HUB sulla Tele Assistenza www.saihub.org , un campo al quale sto dedicando gran parte dei miei studi e passione.

Tornando ad oggi, come procede la tua esperienza Universitaria al Politecnico?

In questo momento, un po’ a rilento a causa del grande impegno che sto mettendo sugli allenamenti per preparami al meglio alle Paralimpiadi. Dopo aver conseguito la laurea triennale, ho deciso di proseguire i miei studi con grande entusiasmo e voglia. Il fisiologico rallentamento dovuto al carico preparatorio per le Paralimpiadi, per fortuna è stato ostacolato con le lezioni online che mi hanno sicuramente aiutata perché ho avuto modo di seguire le lezioni e rivedermele tra un allenamento e l’altro.

Come immagini le prossime Paralimpiadi di Tokyo?

Penso che sarà un’emozione nuova, come se fosse una prima Paralimpiade a causa delle tante diversità che ci saranno. L’assenza di pubblico, le restrizioni, essere da soli per circa un mese, ecc. Ho vissuto quelle di Rio 2016 come prima esperienza a 5 cerchi e quindi già l’ambiente sarà sicuramente diverso. Ma ovviamente ciò che inciderà di più saranno le restrizioni dovute al Covid. Sarà comunque un’emozione grandissima.
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