Secondo il WEFFI (l’Indice mondiale di istruzione per il futuro dell’Economist Intelligence Unit) la Finlandia è al primo posto nella formazione professionale per il futuro seguita dalla Svizzera e dalla Nuova Zelanda.
In base allo studio svolto, questi Paesi eccellono in particolare nelle politiche ambientali, nella formulazione di strategie per le competenze future e nel sostenere la formazione professionale. In fondo alla classifica troviamo Egitto, Nigeria, Algeria, Iran e Pakistan.
Sono stati esaminati ben 50 Paesi che sono stati valutati in base alle iniziative politiche, alle metodologie di insegnamento e all’ambiente socio-economico.
In un mondo che va sempre più velocemente, non tutti i Paesi riescono a tenere il passo con l’ondata di cambiamenti e ad impostare giuste politiche. Secondo il WEFFI, i sistemi educativi della maggior parte dei Paesi non sono in grado di fornire alla generazione successiva le competenze di cui avranno bisogno.
Il cambiamento tecnologico richiede competenze ben lontane dai vecchi approcci educativi. L’intelligenza emotiva, il pensiero creativo e la collaborazione sono solo tre attitudini chiave che saranno necessarie, ma che non possono essere facilmente insegnate in un ambiente di classe tradizionale.
Le nuove competenze della quarta rivoluzione industriale, devono tenere conto di tutta una serie di sviluppi tecnologici che includono l’automazione, l’intelligenza artificiale, l’internet delle cose e la biotecnologia. La sfida dell’insegnamento sarà soprattutto quella di tenere il passo con il ritmo del cambiamento.