È la fabbrica del futuro, quella permeata dalle tecnologie digitali e dall’innovazione. Parliamo della Smart Factory, o fabbrica intelligente, che è un’azienda digitalizzata e connessa con impianti da macchine robotizzate capaci di prendere decisioni in maniera autonoma.
Queste macchine possono fare molto di più, come ad esempio auto-correggersi.
Sì, perché nelle Smart Factory il fattore “errore” sarà sempre calcolato e prevedibile, qualcosa che la macchina potrà notare subito in supporto del lavoro umano.
La progressiva diffusione delle tecnologie sta effettivamente modificando le aziende, per questo si parla già da tempo e sempre più di Industry 4.0.
Ma cosa sono, esattamente, queste Smart Factory?
Come funziona una fabbrica intelligente
Nella Smart Factory le tecnologie imperanti sono quelle IoT e i Big Data, utilizzate per rispondere alla necessità delle aziende di essere agili e operare in contesti sempre più variabili.
Anche per questa rivoluzione, imporsi non è certo semplice: ci sono alcuni elementi che ne limitano la diffusione (come ad esempio la carenza di cultura), ma qualche passo in più sta avvenendo.
Nella fabbrica intelligente gli elementi chiave sono: autonomia, visibilità e connettività.
Questo vuol dire che le macchine sono in grado di operare in autonomia, senza l’intervento umano o – al massimo – in suo supporto.
Le operazioni standard dell’azienda sono gestite da una AI, mentre le persone si concentrano sulla gestione di processi eccezionali o di decisioni più importanti del classico flusso di lavoro.
È così che un’azienda diventa davvero veloce.
Tutti i processi aziendali sono sotto controllo
Si definisce fabbrica intelligente quella in cui tutti i processi aziendali sono sotto controllo attraverso le tecnologie 4.0 per raccogliere e utilizzare dati in molteplici modi.
Tra oggetti IoT come macchine e dispositivi a cui sono collegati sensori IoT, Cloud Computing per archiviare e processare i dati velocemente e Big Data, la raccolta di una mole di dati importantissima, la Smart Factory non ha nulla da invidiare alle aziende che si definiscono davvero agili.
Tutto questo porta a più flessibilità nel processo produttivo, più agilità nel rispondere alle fluttuazioni del mercato e una maggiore efficienza delle operazioni industriali.
Insomma, una supply chain che funziona benissimo dall’inizio alla fine, pronta per compiere il passo successivo di espansione del business.
Andrea Grossi,
Direttore Commerciale & Innovation Manager di Beatreex