Internet è quel mondo, per non dire universo, in continua e costante evoluzione.
Finora abbiamo sperimentato il Web 1.0 e 2.0, ma adesso è la volta del Web 3.0, quello strumento che ci permetterà di dare una svolta nel controllo delle informazioni online.
Ma andiamo per gradi.
Il Web 1.0 ha dato agli utenti un’esperienza statica senza che ci fosse la possibilità di creare contenuti online sui siti, mentre il Web 2.0 ci ha riuniti grazie ai social media e a siti web più dinamici e ricchi di contenuti.
Cosa aspettarsi dalla versione 3.0?
Tra controllo delle informazioni e presenza online
Il Web 3.0 punta a darci il controllo sulle nostre informazioni presenti online e a creare un web semantico.
Questo si traduce in una lettura ed elaborazione dei contenuti degli utenti molto più semplice da parte degli algoritmi, e con la blockchain si farà un passo avanti sull’identità digitale gratuita e sul mondo crypto.
Noto anche come Web3, questo Web 3.0 è, di fatti, la nuova generazione di tecnologie Internet basata sul machine learning, sull’intelligenza artificiale (AI) e sulla tecnologia blockchain.
Se il Web 2.0 si concentra sui contenuti creati dagli utenti ospitati sui siti web centralizzati, il Web 3.0 fornirà agli utenti un maggiore controllo sui propri dati online.
È il futuro? Sì, decisamente.
L’evoluzione per le aziende con il Web 3.0
Questo movimento, questo processo innovativo, punta a creare dei siti web aperti, intelligenti e connessi tra loro.
I dati saranno immediatamente comprensibili, perché avranno anche molto più valore rispetto ai contenuti creati e immessi nella rete.
In ogni caso parlare di Web 3.0 non è un discorso che si apre e si chiude: è un concetto in continua evoluzione, come in continua evoluzione sono le tecnologie che lo riguardano.
Ogni azienda e ogni persona può interpretare a modo suo il Web 3.0 e decidere che uso farne.
Ne parleremo prossimamente in altri articoli di approfondimento.
(Fonte: Binance Academy)
Andrea Grossi,
Direttore Commerciale & Innovation Manager di Beatreex