Il settore della trasformazione digitale sta subendo una spinta: dal cloud manufacturing all’automazione avanzata, dai big data agli analytics.
I modelli di Industria 4.0 sembrano essere diventati un paradigma vincente anche in quelle aziende più resistenti al cambiamento, immagina se fossero supportati dalle competenze.
Si sta affermando sempre di più il concetto di Industrial smart working, il che permette di avere una visione a lungo termine e un necessario investimento sulle skill.
In questo mercato dell’Industria 4.0 che ha registrato una crescita dell’8% grazie anche alle tecnologie IT, le previsioni per il 2021 sono ottimiste.
Indicano infatti un’ulteriore accelerazione della spesa, superando i 4,5 miliardi di euro per un tasso compreso tra il +12% e il +15%.
Anche le industrie manifatturiere sono sempre più 4.0
Lo scorso anno gli investimenti delle imprese manifatturiere si sono concentrate sui progetti di connettività e acquisizione dati (Industrial internet of things) che valgono 2,4 miliardi di euro e il 60% della spesa.
A questi si aggiungono gli Industrial analytics, con 685 milioni e il 17% del mercato.
Per il resto questa grande fetta di investimenti che contribuisce a far girare l’economia, si divide fra Cloud manufacturing, servizi di consulenza e formazione, Advanced automation, Additive manufacturing e Advanced human machine interface.
Anche se leggermente inferiore al 2019, la crescita del 2020 ha comunque dato soddisfazione.
Abbiamo i modelli di Industria 4.0, cosa ci manca per essere performanti e inarrestabili?
Visione a lungo e skill. Ecco perché l’Industria 4.0 decollerà grazie alle competenze
Il fatto che l’emergenza pandemica non abbia arrestato la crescita dell’Industria 4.0 dimostra che non era una moda passeggera (come credevano molti) ma una progettualità che è volano per rinnovare il settore industriale italiano in modo persistente.
Ormai le iniziative più semplici e conosciute sono consolidate, ma per avviare progetti più complessi e corposi c’è bisogno di uno sforzo collettivo maggiore.
Bisogna investire in competenze per l’Industria 4.0 e bisogna farlo subito.
I progetti di digitalizzazione pervasivi, multi-tecnologici, basati sul cloud e reti innovative necessitano di una visione a lungo termine, e il coraggio – nonché la voglia – di sperimentare.
Ma occorre anche qualcosa in più, e sono le competenze.
Non si può parlare di una singola caratteristica o di un’unica disciplina. Occorre creare delle professionalità che abbiamo lato umano una predisposizione per la tecnologia, e lato tecnico una forte conoscenza del settore.
Per questo motivo se da un lato bisogna continuare a motivare e incentivare i senior a investire nell’Industria 4.0, dall’altro i junior devono impegnarsi per sviluppare le competenze 4.0 e diventare una chiave importante del successo del business.
(Fonte: CorCom)
Andrea Grossi,
Direttore Commerciale & Innovation Manager di Beatreex