Le tradizionali misure del Piano impresa 4.0 sono sparite. Al loro posto è subentrato il Nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0, dedicato alle aziende che decidono di investire in innovazione e sostenibilità.
Ma cos’è questo Nuovo Piano Transizione 4.0?
In realtà è un tassello importantissimo del Recovery Fund italiano, una parola chiave che ormai sentiamo aleggiare dappertutto.
Il Recovery Fund, anche detto Next generation EU, come lo ha battezzato la Commissione europea, è il nuovo strumento che l’Europa ha approvato per la ripresa.
I Capi di Stato e di governi europei hanno previsto di incrementare il bilancio su base temporanea, e di farlo attraverso nuovi finanziamenti raccolti sui mercati finanziari per un ammontare pari a 750 miliardi di euro.
All’Italia il budget destinato è di 65,456 miliardi di sovvenzioni a fondo perduto che saranno allocati in diverse risorse e progetti che saranno realizzati nei prossimi anni.
I sussidi quindi, si indirizzeranno su altri pilastri fondamentali dell’operazione anticrisi che, si spera, porteranno un nuovo slancio all’economia del Paese.
Addio a iperammortamento e superammortamento
Con il Nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0, spiegato anche sul sito del Governo, diciamo addio alle vecchie misure come iperammortamento e superammortamento.
Tuttavia, possiamo dire che la finalità è tutto sommato la stessa. Il Piano, pur sostituendo i precedenti Impresa 4.0 e Industry 4.0 rappresenta l’indirizzo della politica industriale italiana.
Consiste in un’unica misura, con aliquote differenti per diverse categorie di beni e sostituisce le misure disponibili fino all’anno scorso. I nuovi crediti d’imposta sono previsti per 2 anni e la decorrenza della misura è anticipata al 16 novembre 2020.
Di fatto, stiamo entrando in una fase propulsiva che mira a favorire gli investimenti di efficientamento energetico delle aziende italiane e premia la voglia di digitalizzarsi.
Il piano è da 24 miliardi di euro per gli investimenti delle imprese private, di qualsiasi dimensione, fra cui 7 miliardi di euro per le imprese orientate a investire su green, innovazione, ricerca e sviluppo, macchinari e impianti, con particolare attenzione per hardware e software di base, attrezzature e beni strumentali d’impresa e tecnologie digitali, compresi investimenti in cloud computing, big data, robotica avanzata, banda ultralarga e ammodernamento digitale.
Spiegare e adoperare bene il Nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0
Sapersi destreggiare tra le varie misure che sono utili per le imprese di ogni settore e tipologia diventa fondamentale per la sopravvivenza stessa dell’azienda. Investire in innovazione non solo è utile ma anche conveniente.
Questo permette di fare il salto di qualità, di ottimizzare i processi aziendali, di traguardare nuovi mercati e raggiungere gli obiettivi di business che finora sono rimasti chiusi in un cassetto.
Capire quali sono le opportunità legate al Nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0 dovrebbe essere la mission di ogni azienda. Questa opportunità è quella cosa che fa la differenza tra le aziende innovative, proiettate al futuro, e quelle che resteranno dove sono.
Lavorare insieme significa analizzare gli strumenti a disposizione delle aziende per raggiungere una nuova competitività sul mercato e aprirsi a un nuovo modo di fare business.
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Andrea Fulginiti,
Delivery Manager di Beatreex