Quello del 2020 è lottavo rapporto dellIstat sulla competitività dei settori produttivi. Unedizione caratterizzata dagli avvenimenti legati alla diffusione del Covid-19 che ha influenzato in maniera pesante il nostro sistema produttivo.
Il primo capitolo parla della situazione di incertezza delle principali economie europee già da inizio 2020 a causa di tutta una serie di eventi tra cui la Brexit e la guerra commerciale tra Stati Uniti, Cina e Unione Europea.
Sul livello di competitività, lItalia ha rallentato (+2,3%) ma si è dimostrato più vivace di quello di Germania (+0,7%) e Spagna (+1,5%), mentre è rimasto inferiore a quello della Francia (+3,3%).
Allinterno del Bel Paese la crescita dellexport è andata progressivamente indebolendosi nelle regioni del Nord-ovest e del Mezzogiorno fino a registrare una contrazione nel 2019 (rispettivamente -1,2 e -1,4 per cento).
Nello stesso anno, nel Nord-est il tasso di crescita delle esportazioni (+2,3 per cento) si è dimezzato rispetto allanno precedente, mentre nelle regioni del Centro ha segnato una marcata ripresa (+12,7 per cento).
Le performance migliori sono quelle dei comparti trasporto e magazzinaggio (+1,8 per cento) e alloggio e ristorazione (+1,5 per cento).
Un dato che evidenzia come le aziende ritengano fondamentale rimanere competitive è la crescita degli investimenti in macchinari e attrezzature. Il 41,5% del campione ha avviato un nuovo modello di sviluppo basato sulla modernizzazione tecnologica delle attività.
Il testo completo è disponibile a questo link: ISTAT rapporto sulla competitività dei settori produttivi 2020